GEMS & GEMOLOGY

GEMS & GEMOLOGY
Summer 2016

Il secondo numero dell’anno del trimestrale del GIA comprende cinque articoli. Il primo, di Shigley e altri, è una monografia sulla miniera di diamanti di Diavik, in Canada, uno dei giacimenti attualmente più importanti; vengono descritte in particolare le fasi relative alla localizzazione del deposito e le problematiche connesse allo sfruttamento dello stesso, inclusa la posizione geografica estremamente svantaggiosa (Diavik è raggiungibile via terra solo due mesi all’anno attraverso una strada che passa al di sopra di laghi ghiacciati) e la necessità di rispettare il più possibile l’equilibrio ecologico della zona.

Il lavoro seguente, di Adams e McCanless, si occupa di due statuine in pietre ornamentali (principalmente nefrite, casciolongo e calcedonio) raffiguranti le Guardie del Corpo Cosacche dell’Imperatrice di Russia e commissionate dall’ultimo Zar Nicola II a Carl Fabergè; attualmente una delle due è custodita presso un museo russo, mentre l’altra è stata venduta all’asta nel 2013 a New York. Uno degli argomenti che attualmente sta guadagnando sempre più spazio sulle riviste del settore è la necessità di porre dei limiti etici al mercato delle pietre preziose, allo scopo ad esempio di impedire lo sfruttamento dei minatori, garantirne la sicurezza, cercare di ridurre i danni ambientali ecc.. Se il commercio dei diamanti, con il Kimberley process, ha iniziato un processo di regolamentazione (in realtà limitato al solo bando delle pietre utilizzate per finanziare gruppi terroristici o che cerchino di rovesciare governi legittimi), ben poco è stato fatto per quanto riguarda il settore delle pietre di colore, come illustrato da Jennifer-Lynn Archuleta, che però sembra concludere che stia avvenendo un netto cambio di mentalità, per lo meno da parte di alcuni operatori.

Tagliare una pietra di grosse dimensioni e di elevate caratteristiche è il sogno di ogni tagliatore; Thedore Grussing spiega nel quarto articolo come ha ricavato un opale di 1040 ct, chiamato Molly Stone e mostrante gioco di colori attraverso tutta la superficie della pietra, da un grezzo di 3019 ct trovato in Australia attorno al 1950. In ultimo, Weldon Ortiz e Ottaway raccontano la loro visita alla leggendaria miniera di smeraldi di Chivor, in Colombia, seguendo le orme dell’ingegnere minerario Peter Rainer, che riscoprì e rese ancora commercialmente sfruttabile il giacimento tra il 1926 e il 1931 (la vicenda fu presa come spunto per il film hollywoodiano “Fuoco Verde” con Grace Kelly e Stewart Granger).

Anche in questo numero di Gems & Gemology, sono presenti le consuete rubriche “Lab Notes”, riguardante le particolarità gemmologiche osservate nei laboratori GIA, “Micro-World”, sulle inclusioni nelle gemme e “Gem News”, sulle novità comparse sul mercato.

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